top of page

IL SOTTOTENENTE DI VASCELLO VITO NUNZIANTE

Il sottotenente di vascello Vito Nunziante era figlio Anna Colonna di Paliano dei Principi di Summonte e di Ferdinando Nunziante, marchese di San Ferdinando. Unico erede maschio, era nato a Napoli il 15 luglio del 1894. Trascorsa l’infanzia a San Ferdinando, abbracciò la carriera di ufficiale di Marina, entrando nel 1911 all’Accademia Navale di Livorno, con il titolo di studio della licenza liceale, dopo aver frequentato per qualche mese i corsi universitari della facoltà di legge a Napoli. A Livorno conseguirà il grado di sottotenente di vascello il 30 novembre del 1915. Scomparirà in mare la notte dell’11 dicembre 1916, a soli 22 anni, nelle acque di Valona, in Albania.

VITO NUNZIANTE (1894 - 1916)

Così ricorda il padre Ferdinando Nunziante (1863-1941) il tragico evento in cui morì Vito: “L’11 dicembre scorso la Regia Nave Regina Margherita urtava in navigazione contro due mine ed affondava. Delle 945 persone che erano a bordo la maggior parte fu trascinata a fondo e scomparve con la nave”. Fra le persone scomparse, vi era anche il nostro unico figlio Vito. Egli avrebbe dovuto dormire il suo ultimo sonno in pace, accanto ai suoi maggiori, nella piccola cappella, a San Ferdinando, dove aveva trascorso lieti gli anni della fanciullezza: ha invece per tomba l’ampia distesa del mare, dove si è inabissato con la sua nave coi suoi marinai.

Del sottotenente di vascello Vito Nunziante rimane inoltre una preziosa testimonianza di un superstite, suo collega: “per l’oscurità della notte non potevo vedere Vito, che ritirandosi a poppa mano mano che la nave affondava, sentivo chiaramente dare gli ordini, con la sua calma abituale, per ammainare la bandiera. Sino agli ultimi istanti, Vito è stato sorretto dal nobilissimo spirito del dovere e del sacrificio! Nunziante fu l’ultimo ad imbarcarsi. Ma l’imbarcazione troppo carica affondò. Rimase in acqua per più di mezz’ora con un gruppo di marinai. Era sempre calmo e si sforzava di incoraggiare i suoi compagni mostrandosi allegro. Poi un’onda li divise. La sua salma non è stata mai ritrovata.
Alla memoria di Vito Nunziante è stata concessa, nel 1917, la Medaglia d’Argento al valore militare, con la seguente motivazione: “Mentre la sua Nave stava affondando rincorava la gente al grido di Viva il Re, e provvedeva alla salvezza degli altri, porgendo aiuti. Gettatosi in mare, vi trovava la morte”.

VITO NUNZIANTE

Con la morte di Vito si sarebbe estinto il ramo dei Marchesi di San Ferdinando, generato dal fondatore stesso del villaggio calabrese, il generale borbonico Vito Nunziante (1775-1836) sposatosi in prime nozze con Faustina Onesti (1781-1808). Tuttavia la sorella maggiore di Vito, Francesca (1892-1968) sposò, nel 1919, l’ufficiale di Marina, Mario Coda (1885-1950) distintosi nel corso della Seconda Guerra Mondiale, con il grado di capitano di vascello. Nel 1941 Mario Coda riuscì ad ottenere il titolo di marchese, che aggiunge al cognome Nunziante di San Ferdinando  dando così origine, nel 1948, al ramo dei marchesi Coda Nunziante.
Da Francesca Nunziante e da Mario Coda, nascerà Luigi Coda Nunziante (1930-2015) unitosi in matrimonio con Gabriella Spalletti Trivelli (1933), discendente diretta di quel Gioacchino Murat che proprio il fondatore di San Ferdinando, Vito Nunziante, aveva condannato a morte nel 1815. 

GABRIELLA SPALLETTI TRIVELLI

bottom of page